“Fin dal 1934 cominciai a sentire l’ispirazione di fondare una famiglia religiosa…con la nota dominante dell’Adorazione Riparatrice, insegnamento del Catechismo e assistenza ai poveri. Lavorare molto per la dilatazione del Regno di Cristo Re”
“La Congregazione affonda le sue radici su questi due pilastri: spiritualità eucaristica ed insegnamento catechistico”
(madre Anselma Viola)
I contenuti essenziali dell’esperienza carismatica di madre Anselma come fondatrice che emergono dalla sua vita, dai suoi scritti, dai suoi insegnamenti orali e dalla testimonianza dei membri dell’istituto sono essenzialmente:
- l’Eucarestia, celebrata, adorata, vissuta e annunciata;
- l’evangelizzazione, basata sulla parola di Dio, nella forma specifica della catechesi, rivolta a tutti, ma specialmente ai piccoli e ai poveri.
Fa parte dell’esperienza carismatica di madre Anselma, e quindi riguarda il carisma dell’istituto, il legame da lei vissuto e voluto fra Eucarestia e catechesi: l’Eucarestia che esige la catechesi per essere compresa, conosciuta, amata, celebrata, adorata; catechesi che porta all’Eucarestia, “fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione”.

Madre Anselma, inoltre, ritiene che il rapporto/contatto personale continuo con l’Eucarestia sia la sorgente, il sostegno e l’anima dell’apostolato. La sua originalità sta nell’aver legato insieme, come causa ed effetto, l’Eucarestia e l’evangelizzazione. L’averlo intuito parecchi decenni prima del Concilio Vaticano II denota come lo Spirito di Dio soffiasse nella sua mente.

La spiritualità eucaristica, che dal carisma deriva, ha diverse forme e momenti. L’Eucarestia è il sacrificio stesso di Cristo, memoriale dell’amore che si immola per la redenzione degli uomini. L’Eucarestia è il Cristo presente nel tabernacolo e offerto all’adorazione quotidiana, adorazione con accento fortemente riparatore. L’eucarestia non è affatto un vago sentimento o una fra le tante devozioni. E’ energia segreta da cui proviene tutto il bene per sé e per gli altri. “Siate innamorate di Gesù Eucaristico. Non lasciatelo troppo solo”, si raccomanda Madre Anselma in uno dei suoi scritti. In ginocchio si va più lontano. Dall'Eucarestia adorata, assimilata come lievito e fermento santo, scaturiva la spinta ad agire, ad andare.

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L’immagine del treno è spesso usata dalla fondatrice per esprimere questo legame indissolubile tra preghiera e catechesi, “due cose che devono camminare di pari passo, sullo stesso binario. Se si rompe un binario, il treno cammina? Deraglia, va tutto a precipizio. E’ quello che succede pure a noi!”