Carissimi lettori, un altro anno liturgico si chiude e se ne apre un altro, infatti con la prima domenica di Avvento inizia la preparazione immediata al S. Natale. La santa Chiesa, come madre attenta e premurosa ci fa rivivere ogni anno questo tempo prezioso per prepararci all’evento della nostra salvezza: il Figlio di Dio si incarna e nasce per ogni uomo, per redimerlo dalla schiavitù del peccato e della morte. Quale mistero della grandezza di un Dio, che si rivela nelle sembianze di un fragile bimbo! Carissimi, non passiamo tanto facilmente sopra a questa nascita, come se fosse tutto scontato, tutto fatto per abitudine. Il nostro Natale ormai è avvolto da un clima “paganeggiante”; anche noi cristiani ci lasciamo prendere dalla poesia e dal fascino che questo evento comporta: la festa delle città già avvolte di luci, i regali, i cenoni, le vacanze; tutte cose belle che ci devono ricondurre all’essenzialità del mistero. Il nostro Dio nascendo ancora una volta quest’anno, ci ricorda che non si è stancato di noi, che lui nasce perché ci ama, perché ci vuole salvi. Apriamo il nostro cuore, facciamogli posto, riscaldiamolo con la preghiera, con la partecipazione alle sacre liturgie natalizie, solo così potremo dire di aver festeggiato un santo Natale e augurarci l’un l’altro: “Buon Natale, Buon Anno”. È questo l’augurio che facciamo per ognuno di noi e per le nostre famiglie: il Signore Gesù ci doni pace e gioia in abbondanza e ci conceda la grazia di riconoscerlo e amarlo nei nostri fratelli più fragili e indifesi.
Suor Franca Gatto